Prendi il feed RSS di questo blog


Blu Ray Disc Across the UniverseCONTENUTI SPECIALI DEL BLU-RAY DISC
Commento di Julie Taymor ed Elliot Goldenthal - Creando l'Universo - Dietro le quinte - Le stelle di domani - Tutto sulla musica Across the Universe - Le coreografie - Gli effetti speciali - Brani musicali completi - Scena eliminata - "And I Love Her" - Mr. Kite - Riprese alternative - Galleria: Gli schizzi di Don Nace
Link alla scheda tecnica completa


Blu Ray Disc Across The Universe - Edizione LimitataDISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE LIMITATA
Comprende una copia del libro ‘Sgt. Pepper - La vera storia’, in cui si racconta la nascita di uno dei più famosi album della storia del rock, e un prestigioso Lyric Book con tutti i testi originali e le traduzioni in italiano delle canzoni del film.
Link alla scheda tecnica completa

martedì 22 luglio 2008

Il ’68 raccontato al cinema: ribellione, musica e libertà

68, in gradi Celsius, è la temperatura ideale per sviluppare la pellicola in bianco e nero. Questo è un destino. Perché il Sessantotto è un periodo coloratissimo che però, a posteriori, può essere raccontato solo attraverso la pellicola in bianco e nero. Anche se poi nei migliori film che hanno raccontato quel periodo irripetibile c’è sempre stato un pizzico di fantasmagoria in più che serve ad arrivare a quelle immagini psichedeliche che sono diventate il suo simbolo, fra vitalità e disperazione. Il ‘68 è un tema che ha toccato soprattutto il cinema europeo, anche se i suoi echi sono arrivati fino al cinema hollywoodiano con le sue pellicole indipendenti. E Across the Universe di Julie Taymor cita quel periodo e quell’ immaginario cinematografico capace di dire tutto e il contrario di tutto, allargando a dismisura i confini del visibile. Ribellione è la parola d’ordine per un film come Easy Rider - Libertà e Paura con la sua straordinaria colonna sonora, contro le sovrastrutture patriottiche che restringono le frontiere mentali e geografiche. Se il film di Peter Fonda e Dennis Hooper è il capostipite di questo piccolo genere cinematografico, ci sono alcune altre pellicole imprescindibili sullo stesso tema. Fragole e sangue di Stuart Hagman è ambientato durante un’ occupazione universitaria vista dalla parte del suo protagonista, l’occhialuto studente Simon, mettendo in scena la contestazione giovanile con un sottofondo westcoastiano-beatlesiano (memorabile la brutale carica della polizia finale scandita dalla bellissima Give Peace a Chance). Stessa aria (e stessi colori) tira nell’incursione americana del maestro italiano Michelangelo Antonioni. Zabriskie Point è un inno al ribellismo giovanile con una colonna sonora che combina i Pink Floyd con Jerry Garcia dei Greadful Dead e con (come minimo) due sequenze memorabili: quella in cui i ragazzi amoreggiano nel deserto e l’esplosione finale dei simboli del benessere. Ma le ribellioni sessantottine al cinema hanno mille sfaccettature: da quella trasversale e totale, come quella che Pasolini ci lancia nella più ostica delle opere con il suo Salò, e quella sessuale nell’Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, fino a quella contro la tirannia del linguaggio formalizzato in campo cinematografico de El topo di Alejandro Jodorowski e de La Cinese di Jean-Luc Godard fino a Paradise Now di Sheldon Rochlin, ripresa cinematografica dell'omonimo spettacolo del Living Theatre. Una serie di film che hanno voluto denunciare la dolorosa imperfezione di un mondo che pretendeva di essere il migliore possibile, ma che, con i suoi mille errori di ingenuità e i suoi eccessi, ha contribuito almeno a migliorarlo un po’.

Nessun commento: