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Blu Ray Disc Across the UniverseCONTENUTI SPECIALI DEL BLU-RAY DISC
Commento di Julie Taymor ed Elliot Goldenthal - Creando l'Universo - Dietro le quinte - Le stelle di domani - Tutto sulla musica Across the Universe - Le coreografie - Gli effetti speciali - Brani musicali completi - Scena eliminata - "And I Love Her" - Mr. Kite - Riprese alternative - Galleria: Gli schizzi di Don Nace
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Blu Ray Disc Across The Universe - Edizione LimitataDISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE LIMITATA
Comprende una copia del libro ‘Sgt. Pepper - La vera storia’, in cui si racconta la nascita di uno dei più famosi album della storia del rock, e un prestigioso Lyric Book con tutti i testi originali e le traduzioni in italiano delle canzoni del film.
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lunedì 14 luglio 2008

Across the Universe e la rinascita dei film musicali

Across the Universe di Julie Taymor con la sua elegante estetica da videoclip è ciò che più si avvicina, paradossalmente, ad una esperienza del genere musicale legata al suo glorioso passato. Negli ultimi anni abbiamo visto molti tentativi di rinnovare questo genere del cinema classico creduto ormai morto e sepolto. Ma se pellicole come Il Fantasma dell’opera o The Producers hanno il sapore, anche un po’ polveroso, da palcoscenico, film come questo della Taymor oppure quelli di un Baz Luhrmann recuperano il dinamismo e la visionarietà di questo genere cinematografico. Perciò forse non è corretto parlare di rivisitazione (post)moderna del musical classico, quanto del tentativo di restituire ad un genere hollywoodiano intramontabile nuova linfa, nuova visibilità e un nuovo pubblico, partendo proprio dalle sue caratteristiche peculiari. Fin dall'inizio il musical si è infatti imposto, grazie ad una decisa contaminazione tra generi cinematografici e una riflessione sugli elementi primari del cinema stesso, ossia il tempo e lo spazio, come qualcosa di estremamente duttile e innovativo. Dal melodramma alla commedia, dal giallo al western, arrivando persino alla fantascienza (che cos’e’ in fondo 2001: Odissea nello spazio di Kubrick se non un musical con una enorme partitura in cui la macchina da presa con i sui movimenti sostituisce i balletti?), i film musicali in un perfetto equilibrio tra dare ed avere, fino quasi alla fine degli anni ’60, contaminano e vengono continuamente contaminati dall'enorme numero di generi cinematografici che di volta in volta vengono a contatto con essi. Cosa che continua con queste nuove pellicole. Ma anche dal punto di vista della forma le cose non sono molto cambiate anche se si sono decisamente evolute. In film come Romeo + Juliet e Moulin Rouge, ambedue dell’australiano Baz Luhrmann, ma anche in questo Across The Universe di Julie Taymor, più che la logica narrativa interessa un principio legato all’estetica e allo stile. Così ci troviamo davanti ad un enorme collage musicale e visivo, che trova il suo spazio di irripetibilità nella stravagante disposizione dei frammenti sonori. E per non perdersi all’interno di questo immenso caleidoscopio, lo spettatore si può appigliare unicamente al continuo riferirsi e ri- riferirsi al cinema classico. Ma anche alla musica. Una musica rock-pop contemporanea, seppur frammentata e spezzettata, come quella dei Beatles, oppure brani come Lady Marmelade delle Labelle e Lovefool dei Cardigans sono delle hit esattamente come sono state le canzoni di Judy Garland e di Fred Astaire nella loro epoca. In fondo scalare le classifiche e’ sempre stata un prerogativa del genere musicale.

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