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Blu Ray Disc Across the UniverseCONTENUTI SPECIALI DEL BLU-RAY DISC
Commento di Julie Taymor ed Elliot Goldenthal - Creando l'Universo - Dietro le quinte - Le stelle di domani - Tutto sulla musica Across the Universe - Le coreografie - Gli effetti speciali - Brani musicali completi - Scena eliminata - "And I Love Her" - Mr. Kite - Riprese alternative - Galleria: Gli schizzi di Don Nace
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Blu Ray Disc Across The Universe - Edizione LimitataDISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE LIMITATA
Comprende una copia del libro ‘Sgt. Pepper - La vera storia’, in cui si racconta la nascita di uno dei più famosi album della storia del rock, e un prestigioso Lyric Book con tutti i testi originali e le traduzioni in italiano delle canzoni del film.
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venerdì 13 giugno 2008

"Across The Universe": un'arma di seduzione di massa

Dalle citazioni emotive alla resa dei colori
Across The Universe, di per sé, non rappresenta una novità assoluta. Più volte nel cinema c'è stato questo scambio d’amorosi sensi, tanto con la storia dei Beatles quanto, più semplicemente, con la loro musica. L'apoteosi la troviamo forse in uno dei primi film di Zemeckis, 1964: Allarme a New York arrivano i Beatles, che fa proprio riferimento al primo arrivo dei Beatles a New York. Ma, al di là di questo, io credo che Across The Universe sia a tutti gli effetti un'idea originale della regista Julie Taymor. Da sempre grande appassionata del quartetto di Liverpool, coltivava da tempo questo sogno; poi, entrando nel mondo del cinema, ha finalmente avuto l’opportunità di realizzare qualcosa che trasferisse quell’amore in un prodotto filmico. Credo che il segreto del successo del film risieda nella sua forte capacità emotiva: assieme a quella musica meravigliosa la Taymor riesce a far emergere anche tutti quei momenti che ognuno di noi alla nostra età ha vissuto, e quindi è un po’ come un grande souvenir, per altro realizzato e prodotto molto bene. Ci sono riferimenti continui, per chi non conosce la storia dei Beatles sono difficili da cogliere ma, a partire dalla scelta dei nomi dei protagonisti, fino alla scena finale, quella che fa l’occhiolino all'ultimo concerto fatto sul tetto della Apple, il famoso Rooftop Concert, il film è tutto un gioco lieve di citazioni e rimandi che appartengono all’immaginario di più d’una generazione. Poi c’è da dire che in Italia la pellicola ha avuto un’attenzione straordinaria, e questo per certi aspetti rappresenta una piacevole sorpresa visto che il fenomeno dei Beatles ha avuto qui da noi un impatto molto meno evidente, vivendo soprattutto degli echi che giungevano da Inghilterra e Stati Uniti.

Tuttavia, al di là dell'intuizione di raccontare una storia attraverso i testi delle loro canzoni, credo che il suo valore aggiunto risieda soprattutto nelle coreografie visionarie e nell'uso straordinario delle immagini e dei colori. C'è questa psichedelia che, in maniera diretta e indiretta, marchia a fuoco gran parte del film; in particolare c'è la fase centrale interamente giocata sui contrasti, sui colori, sulle sovrapposizioni cromatiche, che è proprio il culmine della psichedelia. Però tutto il film nell'insieme è psichedelico, perchè questi colori stranamente brillanti, possiedono un carattere fortemente onirico. Diciamo che, nell’ambito dell’alta definizione, questo tipo di lavoro rappresenta il massimo perché, al di là della risoluzione dell'immagine, è proprio la brillantezza dei colori – vicina alla nitidezza del cinema, se non in alcuni casi superiore, come nella resa del blu e del rosso – a fare la differenza. Non ci sono sbavature nei profili, né tantomeno nella condensazione del colore. E questo lo rende un prodotto perfetto per il formato Blu-Ray Disc.

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