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Blu Ray Disc Across the UniverseCONTENUTI SPECIALI DEL BLU-RAY DISC
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giovedì 10 luglio 2008

8 Dicembre 1980 - Muore John Lennon

Death of a Hero
Per chiunque avesse già l'età della ragione, quella sera di 28 anni fa fece male come una lama nella carne. Fu una notizia terribile. Impossibile da dimenticare. Una fredda notte newyorkese che, con cinque colpi di pistola, avrebbe
cambiato drasticamente la fisionomia di un sogno: "The dream is over" cantava Lennon in God. Il sogno era finito davvero; forse per sempre.
John e Yoko vivevano
allora un periodo felice : "Double Fantasy" era appena uscito nei negozi di dischi, il lavoro sanciva il ritorno di John alla musica dopo 5 anni di silenzio dedicati per lo più al piccolo Sean, conteneva alcune canzoni splendide, e prefigurava per lui una nuova primavera artistica (Life Begins at 40). Era la prosecuzione di un sogno: dalle utopie generazionali dell'estate dell'amore, al raggiunto equilibrio degli affetti privati ((Just Like) Starting Over). Ma il sogno fu bruscamente interrotto da un uomo, Mark David Chapman, che già in passato aveva sofferto di gravi crisi maniaco-depressive.

Quel martedì, prima di colpirlo a morte la sera con una calibro 38, lo aveva già incontrato nel pomeriggio facendosi autografare una copia di "Double Fantasy" (esistono persino degli scatti dell'amico e fotografo di John, Paul Goresh, che ritraggono quell'incontro). Poi la sera, dopo una seduta di registrazione presso i l Record Plant Studio, John, anziché mangiare fuori, decide di tornare presso la sua residenza al Dakota Building per salutare Sean. Ad attenderlo, appartato, c'è ancora quell'uomo ossessionato, che appena qualche giorno prima ha lasciato l'albergo di Honolulu firmandosi John Lennon. Yoko scende per prima dalla Limousine, a 5 mt. di distanza la segue John. Chapman lo chiama: "Mr Lennon!". John non fa in tempo a girarsi e 5 colpi di pistola lo raggiungono, 4 dei quali al corpo. Il custode del Dakota prima disarma Chapman, poi chiama i soccorsi. E' chiaro sin dal principio che la situazione è drammatica, Lennon perde copiosamente sangue, un co
lpo gli ha attraversato l'aorta. Quando la polizia giunge sul posto trova Chapman seduto quieto sul marciapiede che stringe al braccio una copia de "Il giovane Holden" di Salinger. All'interno, inquietanti note scritte di suo pugno: "This is my statement". In seguito dichiarerà che la sua vita si era totalmente immedesimata con quella dell'antieroe del romanzo, Holden Caulfield.

Chapman verrà condannato ad una pena detentiva compresa tra i 20 anni e l'ergastolo. Attualmente si trova ancora presso il carcere di Attica. Alla notizia della sua morte McCartney, forse ancora sotto chock, dichiarerà lasciando tutti interdetti: "E' una scocciatura, no?". Ma gli dedicherà una canzone d'amore, Here Today, nell'album "Tug Of War". Lo stesso farà Harrison in All These Years Ago, con Ringo e Paul presenti ai cori. Tra i tanti tributi
postumi piovuti dal mondo dello spettacolo, val la pena ricordare i due sentiti omaggi di Elton John (The Man Who Never Die e Empty Garden), amico fraterno di John nonché padrino di Sean.
Nel 2000 Yoko Ono ha inaugurato il John Lennon Museum a Saitama, in
Giappone. Nel 2002, la sua città natale, Liverpool, ha cambiato nome all'aeroporto ribattezzandolo Liverpool John Lennon Airport, adottando come sottotesto una frase contenuta in Imagine: "Above us only sky". Nell'Ottobre del 2007, sempre Yoko, ha inaugurato in Islanda l'Imagine Peace Tower, sopra la quale è scritto in 24 lingue differenti "Immagina la pace". Sta a noi, oggi, dare a quel sogno una chance.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere queste parole, queste frasi, mi mette una tristezza terribile... forse era scritto nel suo destino che una volta offerta all'umanità la migliore musica realizzabile sarebbe dovuto tornare in paradiso, come una sorta di messia che ascende in cielo nel momento in cui la sua missione terrestre è terminata.

john is

Anonimo ha detto...

:( che desolazione e profonda tristezza!

Anonimo ha detto...

Io non sono triste. Le sue magiche canzoni continueranno a farlo rivivere migliaia e migliaia di volte nelle nostre case, portando ovunque messaggi di speranza e di pace. Thank you John!