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Blu Ray Disc Across the UniverseCONTENUTI SPECIALI DEL BLU-RAY DISC
Commento di Julie Taymor ed Elliot Goldenthal - Creando l'Universo - Dietro le quinte - Le stelle di domani - Tutto sulla musica Across the Universe - Le coreografie - Gli effetti speciali - Brani musicali completi - Scena eliminata - "And I Love Her" - Mr. Kite - Riprese alternative - Galleria: Gli schizzi di Don Nace
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Comprende una copia del libro ‘Sgt. Pepper - La vera storia’, in cui si racconta la nascita di uno dei più famosi album della storia del rock, e un prestigioso Lyric Book con tutti i testi originali e le traduzioni in italiano delle canzoni del film.
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martedì 13 maggio 2008

Across The Music

«La musica è l'unica cosa che ha un senso ormai: se la suoni a tutto volume, tiene a bada i demoni»
Sarà che un'affermazione del genere suona particolarmente attuale anche qui, ora, Italia 2008. Sarà che, oggi come allora, la musica è la miracolosa ancora di salvataggio che permette alle esistenze più sensibili di rincorrere un senso meno cinico della vita. Ma la frase del chitarrista JoJo, sorta di Hendrix prestato alla struttura narrativa del film, mi sembrava la perfetta sintesi per introdurre la centralità delle canzoni nella pellicola della Taymor. Ecco allora una rapida carrellata delle scene più significative, quelle per intenderci che hanno fatto la fortuna stessa di "Across The Universe".

Si parte da With A Little Help From My Friends, che
accompagna il rito di iniziazione del protagonista Jude all'interno della sbandata congrega dell'amico Max. Spazio quindi alla magia di Let It Be, gospel lenitivo sui disordini razziali di Watts. Con Come Togheter arriva il primo grande cameo: uno straordinario Joe Cocker, prima barbone, poi pappone, infine hippie di Haight-Ashbury, che scalda orecchie e cuore con la sola forza del suo canto. È il giro di boa del film, il momento in cui protagonista del plot diviene la guerra del Vietnam e il movimento pacifista. Fondamentale in tal senso l'utilizzo di I Want You (She's So Heavy), che diventa una lugubre chiamata alle armi scandita da tanti minacciosi Zio Sam, e Dear Prudence, che invece fa proprio da sfondo alle marce per la pace.

Con I Am The Walrus arriva il secondo, pesantissimo cameo, quello di un Bono perfettamente a suo agio nei panni del Tricheco. Dr. Robert è un guru discografico e psichedelico che condurrà i nostri lungo le acide rotte del Magical Mistery Tour. Inutile ribadire che i colori saturi e gli effetti lisergici che l'accompagnano sono in assoluto uno dei momenti più riusciti. Altro momento fortemente psichedelico è quello che coincide con la presenza dell'attore inglese Eddie Izzard, vero e proprio istrione circense che, sulle note di Being For The Benefit Of Mr. Kite, disegna un mondo surreale ricco di rimandi simbolici. È il clou visionario dell'intera vicenda, una dimensione onirica che trasborda nei territori liquidi di Because, dove l'amore, il sogno e gli stati alterati di coscienza, sul più bello, s'interrompono bruscamente e lasciano riaffiorare la dura realtà del Vietnam. Con Strawberry Fields Forever ci troviamo al cospetto della metafora più riuscita e pubblicizzata del film: le fragole insanguinate. Jude rifiuta di conformarsi ai principi violenti della rivoluzione e così facendo perde la sua amata Lucy ma, attraverso la sua arte pittorica, riesce ad esprimere meglio di qualsiasi slogan le insanabili contraddizioni dell'America d'allora. È l'introduzione perfetta ad un pezzo come Revolution, in cui John Lennon prendeva le distanze da ogni pratica politica che contemplasse la violenza. Anni ricchi di contraddizioni, anni ricchi di violenza: da un lato le forze dell'ordine procedono ad arresti e pestaggi indiscriminati (Helter Skelter), dall'altro un pugno di studenti ribelli porta lo scontro oltre il punto di rottura scegliendo la lotta armata (A Day In The Life).

Ma per fortuna, soprattutto al cinema, l'amore trionfa sempre. Ed allora il gran finale è tutto appannaggio dei sentimenti: prima il ritorno del nostro eroe in USA e l'abbraccio con l'amico del cuore (Hey Jude), poi le due canzoni che raccontano del leggendario rooftop concert (Don't Let Me Down e All You Need Is Love), quindi l'apoteosi finale di Lucy In The Sky With Diamonds, che in una sintesi di luminescente bellezza riesce a fondere tutto il concept che rende unico il film della Taymor: immagini, suoni e amore.
Buona visione allora... e buon ascolto!

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